E' stato riscontrato in un gatto della Sardegna l'11esimo caso di Leishmaniosi dal 1999 in Italia. Il felino presentava lesioni cutanee ulcerative e crostose alla testa e al collo con distribuzione successiva alle zampe. In zone endemiche è possibile l'infezione da parte di Leishmania infantum non solo al cane ma anche al gatto con quadri sistemici che richiedono una terapia specifica.

 Il 2 aprile è uscito in commercio il primo vaccino italiano per proteggere i nostri cani dal protozoo Leishmania infantum. Si potranno vaccinare i cani a partire dai 6 mesi di età, lo schema vaccinale prevede 3 inoculazioni di vaccino a distanza di 21 giorni l'una dall'altra e poi un richiamo annuale. I cani andranno testati per escludere la presenza di malattia prima di iniziare la vaccinazione con un test rapido da effettuare dal veterinario.

La ditta produttrice non assicura una protezione totale in seguito alla vaccinazione ma studi di campo condotti negli ultimi 2 anni in zone endemiche, hanno evidenziato una rischio 3,6 volte minore di sviluppare un'infezione attiva e 4 volte minore di sviluppare una malattia clinica rispetto a cani non vaccinati. Questa vaccinazione non è risolutiva per debellare la leishmaniosi, il cane perciò andrà comunque protetto con gli antiparassitari spot-on o collare che sono attualmente in commercio e studiati proprio per evitare la puntura del flebotomo vettore di Leishmania. Ogni anno poi andrà ripetuto un test e una vaccinazione di richiamo.

Per ulteriori chiarimenti chiedi consiglio al tuo veterinario.

Da gennaio 2012 si potrà viaggiare in aereo senza piu' lasciare il proprio amico a 4 zampe nella stiva: il servizio è offerto dalla compagnia Air Malta su tutte le tratte eccetto per il Regno Unito.

Gli animali in cabina devono viaggiare in un trasportino di dimensioni massime di 55 x 40 x 20 cm con fondo impermeabile, il peso massimo potrà essere di 10 Kg compreso il trasportino e costerà 70 euro a tratta. Saranno accettati solo 3 animali a volo.  

Maggiori informazioni sul sito della compagnia aerea.

 Secondo l'Eurispes il 41% degli italiani ha in casa un animale: il 29% hanno un unico amico a quattro zampe, mentre l'12% ne ha piu' di uno. I preferiti sono i cani nel 48%, mentre gli amanti dei gatti sono il 33%, pesci 5%, tartarughe 4, 7%, volatili 4%, conigli 2% e criceti 1, 5%.

Le motivazioni che spingono ad avere un animale sono: per compagnia il 41%, qualcuno da accudire 18%, per vera amicizia 31%, per difesa il 5%, per fortuna solo il 0,9% lo considera un sottomesso che deve abbedire.

La spesa mensile non supera i 50 euro per l'80% degli italiani. La spesa per il veterinario ed eventuali farmaci annua non supra i 200 euro per il 91,5%. Il 65% provvede personalmente alla pulizia ed al lavaggio del proprio animale risparmiando. 

"Pet live: animali domestici e dintorni"- Rapporto Eurispes Italia 2011

 Uno studio italiano pubblicato su Veterinay Record ha evidenziato una maggiore probabilità di sviluppare problemi comportamentali nei cuccioli separati troppo precocemente dalla mamma rispetto a cuccioli lasciati con la madre fino a 60 giorni di vita.

I problemi maggiormente riscontrati erano: maggiore richiesta di attenzioni, maggiore sensibilità ai rumori, comportamento distruttivo e inseguimento della coda. Una separazione troppo precoce influenza negativamente la capacità dell'animale di adattarsi a nuove situazioni ambientali e relazioni sociali da adulto.

L'Ordinanza 22 marzo 2011 aggiorna i divieti agli interventi chirurgici: sono diventate vietate le caudotomie per motivi di standard-FCI (Federazione Cinofila Internazionale).

Tutti gli interventi utilizzati per modificare l'aspetto di un animale da compagnia o a scopi non curativi sono vietati: taglio della coda, taglio delle orecchie, taglio delle corde vocali, asportazione di unghie e denti. Eccezioni: se un veterinario considera un intervento necessario per ragioni di medicina veterinaria o nell'interesse di un animale, può farlo sotto la sua responsabilità, rilasciando un certificato in cui motiva l'intervento eseguito.

Tutte le violazioni sono considerate maltrattamento animale e saranno punite secondo l'art.544-ter del codice penale.

 Quest'estate potrai organizzare un viaggio in Italia con il tuo amico a quattro zampe scegliendo uno degli hotel convenzionati con l'iniziativa promossa da ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali)ed Alpitour World: consultando i due cataloghi Alpitour(Mare e Montagna Laghi) presso le agenzie di viaggio, troverai accanto agli hotel che accettano animali due simboli, una zampetta blu con al centro una mano argento che indica le strutture che mettono a disposizione ciotole e cibo oppure una zampetta blu con al centro una manina dorata per strutture con servizi come veterinario e dog sitter.

Per chi invece cerca una pensione Alpitour fornisce un elenco di strutture convenzionate.

E' un delitto penalmente sanzionabile organizzare traffici di cani e gatti per illeciti profitti. La pena è la reclusione da tre mesi ad un anno con multa da tre mila a 15 mila euro, aggravata se i cuccioli sono di età accertata di età inferiore alle 12 settimane. Sono invece puniti con sanzione amministrativa (si arriva fino ai 1000 euro di multa e 2000 con aggravante sotto le 12 settimane) l'introduzione di animali da compagnia sul territorio nazionale, il trasporto e la cessione di cani e gatti introdotti irregolarmente in Italia (senza identificazione individuale e senza certificazioni sanitarie).

Tratta dei cuccioli a parte, il Codice Penale è stato modificato anche nelle sanzioni sul maltrattamento animale e l'uccisione. E' aumentata la sanzione minima e massima per uccisione di animali: reclusione "da quattro mesi a due anni" (prima era da tre mesi a diciotto mesi). Sono aumentate anche le sanzioni per il maltrattamento di animali, innalzate a a diciotto mesi di reclusione o con la multa da 5.000 a 30.000 euro (prima era da tre mesi a un anno di reclusione o con la multa da 3.000 a 15.000 euro).

Per quanto riguarda infine il divieto di interventi chirurgici a scopo estetico la ratifica della convenzione comporta il riconoscimento del principio stabilito in sede comunitaria di divieto generale. Nel nostro ordinamento, questo divieto è già vigente ed è previsto dall'Ordinanza 3 marzo 2009 sulla tutela dalle aggressioni dei cani.

In pratica, fatta eccezione per la caudotomia eseguita e certificata da un medico veterinario per esigenze di standard nelle solo razze riconosciute dalla FCI, il taglio della coda nei cani (e le mutilazioni di orecchie, corde vocali, l'asportazione di unghie e denti) è considerato maltrattamento animale. Non rientrano nel maltrattamento animale gli interventi chirurgici eseguiti dal medico veterinario per scopi terapeutici.

Gli interventi chirurgici su code, orecchie e corde vocali eseguiti per ragioni terapeutiche di medicina veterinaria, considerati necessari dal medico veterinario, nell'interesse del singolo animale, non sono vietati dalla Convenzione Europea e non sono considerati reato penale (maltrattamento) dall'ordinamento italiano, purchè certificati dal medico veterinario.

E' nata l'anagrafe felina, una banca dati dedicata all'identificazione con microchip dei gatti su base volontaria, ma obbligatoria solo nel caso del rilascio del passaporto europeo ai sensi del regolamento (CE) 998/2003.

CONVIVERE CON UN CANE PUO' GIOVARE AI BAMBINI ALLERGICI AL CANE

 I bambini affetti da allergia ai cani possono beneficiare della convivenza con un cane, mentre lo stesso non sembra verificarsi per i bambini allergici ai gatti che possiedono un gatto. Lo indica un articolo pubblicato sul Journal of Pediatrics. La ricerca suggerisce che l’esposizione precoce agli allergeni canini possa avere un effetto protettivo sullo sviluppo di allergie in una popolazione a rischio elevato(frequentemente sono colpiti i figli di genitori allergici: secondo il NIH (National Institutes of Health, USA), il rischio di sviluppare allergie è genetico. Se nessun genitore è allergico, il rischio per i bambini è del 15%. Se un genitore è allergico il rischio sale al 30%, per arrivare al 60% se entrambi i genitori sono allergici): un bambino allergico ha un minor rischio di sviluppare eczema a 4 anni se convive con un cane prima dell'anno di età, al contrario bimbi che non convivono con un cane hanno una probabilità 4 volte maggiore di sviluppare eczema allergico.

Si è osservato un effetto benefico del possesso di un cane nei bambini allergici ai cani, mentre i gatti sembravano avere un effetto negativo nei bambini con allergie ai gatti. I bambini che possedevano un gatto prima dell’anno di età ed erano allergici ai gatti (sulla base dei test allergologici cutanei) avevano una probabilità 13 volte maggiore di sviluppare eczema entro i 4 anni.